2019

2019

Still Growing

Si tratta di una ricerca sociologica, con l’obiettivo di ottimizzare le performance dell’azienda e dei singoli individui, rafforzare la cultura aziendale e favorirne la diffusione.

Il progetto, intitolato “Still Growing”, è stato orientato all’ottenimento di più elevati standard di benessere nei destinatari e di migliori livelli di qualità della vita aziendale nel suo complesso.

Il progetto è stato ideato e realizzato con la collaborazione di rinomati enti di ricerca, quali ad esempio il Ce.R.I.P. (“Centro di Ricerca e di Intervento Psicologico”) dell’Università degli Studi di Messina.

Il progetto di ricerca “STILL GROWING. Regolazione delle emozioni; fattori psicologici di rischio e di protezione per il benessere aziendale” ha come obiettivo principale l’identificazione dei fattori di incidenza sul benessere aziendale. Il progetto si inserisce in una visione complessa del contesto lavorativo che prende in considerazione il ruolo degli aspetti psicologici nel determinare l’engagement o le condizioni di stress lavoro-correlato. 

Mira dunque ad indagare sulle disfunzioni emotive e relazionali dei lavoratori  per costruire strategie di intervento multidisciplinari mirate. I fattori psicologici su cui verte il progetto sono ritenuti cruciali nella letteratura scientifica per il benessere individuale e inversamente associati al burnout, ovvero l’intelligenza emotiva e la flessibilità nella regolazione delle emozioni. La ricerca mira a valutare all’interno del contesto aziendale il se ed il come, le disfunzioni emotive esterne al contesto lavorativo si riflettano all’interno dell’azienda.

Uno dei principali obiettivi perseguiti dal progetto è stato quello di rafforzare il “senso di appartenenza” dei propri lavoratori, inteso sia come consapevolezza della propria identità sia come il sentirsi parte di un gruppo; condividendo cosi i valori su cui la Astrea Consulting srl si fonda.

Il progetto in questione si basa sul concetto di “innovazione sociale”, promosso negli ultimi anni dall’Unione Europea quale termine cardine e strumento per fronteggiare la crisi finanziaria, economica e sociale attuale e per favorire, al contempo, lo sviluppo di nuovi modelli per combattere la povertà e la vulnerabilità sociale nell’ottica del benessere del lavoratore.

L’organizzazione mondiale della sanità definisce la salute: “Un concetto positivo che considera il benessere fisico, mentale e sociale” (WHO). L’ambiente di lavoro è una realtà in cui gli individui interagiscono per buona parte della loro vita ed è spesso un elemento importante per la definizione di sé stessi e della propria salute; buona parte del proprio percorso di crescita e di formazione è, infatti, volto all’inserimento nel mondo lavorativo.

Il contesto e il tipo di relazione che si sviluppa al suo interno, può influenzare in maniera positiva la vita delle persone e generare condizioni di benessere oppure, influire negativamente e causare stati di malessere.

Il lavoro infatti può essere fonte di soddisfazione per il lavoratore, che può dedicarvi il suo tempo impegnando energie e sforzi, sviluppando, in questo caso, nella persona ciò che viene definito come engagement. Al contrario, quando il lavoro di tutti i giorni rappresenta una sfida data da pressioni e richieste di lavoro eccessive rispetto alle risorse a disposizione e le persone non riescono a farvi fronte, ecco che il lavoro assume un ruolo debilitante, faticoso e può diventare fonte di stress.

Lo stress cronico e prolungato risulta essere peculiare per le ripercussioni sul grado di salute complessiva del lavoratore, con conseguente diminuzione della produttività e della qualità del suo operato. La condizione di BurnOut, rappresenta l’esito patologico di questo processo stressogeno e si caratterizza con la stanchezza emotiva, la depersonalizzazione e il mancato senso di realizzazione personale.

Per tale ragione, la Società ha deciso di avviare un programma di R&S finalizzato all’individuazione delle necessità e delle esigenze dei singoli lavoratori, nonché all’individuazione ed alla valutazione dei parametri sintomo della sopracitata condizione di burnout,  attraverso la somministrazione di diversi questionari, realizzati in collaborazione con il Ce.R.I.P dell’Università degli studi di Messina, grazie ai quali è stato possibile entrare nel dettaglio delle emozioni dei lavoratori e dei singoli fattori di incidenza, estrapolare, standardizzare ed elaborare i dati al fine di individuare sia gli aspetti positivi che le aree critiche su cui intervenire.

Grazie al processo di innovazione, la Società ha potuto rilevare, classificare, decodificare e soddisfare i bisogni dei propri lavoratori, individuare dettagliatamente le specifiche capacità e le naturali propensioni, aumentando non soltanto il valore dell’individuo per l’azienda, ma anche il senso di appartenenza al gruppo, incrementando al contempo anche l’efficienza e la produttività del loro operato e migliorando di conseguenza il clima aziendale, le perfomance e il brand reputation.